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Museo Civico Archeologico

Sassoferrato, viaggio in una storia senza tempo.

Il Museo Civico Archeologico di Sassoferrato è allestito all’interno del Palazzo dei Priori, un edificio del XIV sec.
Progettato già nel 1926, il Museo fu ultimato solamente nel 1932 grazie al contributo del prof. Guido Vitaletti (1886-1936), il quale, con grande dedizione e magnanimità, riunì per la prima volta in una struttura adeguata i reperti provenienti dall’antica città di Sentinum e donò alla cittadinanza quelli della sua collezione privata.
Nel 1979, grazie ad un contributo finanziario della Regione Marche e della Comunità Montana dell’Alta Vallesina, si è proceduto ad una prima ristrutturazione del Museo e alla sua organizzazione in quattro sale. L’attuale veste del Museo risale all’ultima riapertura del 2006 che lo ha visto arricchirsi di nuovi reperti e della sezione preistorica.

Al Museo si accede da piazza Matteotti. Al piano terra vi è il plastico ricostruttivo del “La Battaglia delle Nazioni” svoltasi nel 295 a. C., al termine della terza guerra sannitica. Un’ampia scalinata, che conserva ancora i gradini in pietra dell’originaria struttura del Palazzo dei Priori, conduce alle sale del primo piano con esposizione tematica dei reperti. Sulle pareti sono murati alcuni stemmi che appartenevano al podestà dell’antico Comune e uno di Papa Paolo V che ricorda la sua visita nella città.
Le sale principali del Museo sono connotate dalla presenza di pavimenti a mosaico e l’allestimento riproduce idealmente l’ingombro dei muri delle stanze in cui si trovavano in origine. I reperti illustrano diversi aspetti della vita quotidiana e della società nell’antica città romana di Sentinum.
Dall’ingresso si accede alla sala delle sculture dove sono esposte teste e dorsi di statue di marmo oltre che grandi epigrafi. Da qui si accede alla sala dedicata ai reperti che attestano la frequentazione del territorio sentinate in epoca preistorica.
Nella sala successiva si trova il mosaico pavimentale raffigurante il ratto di Europa, oltre che numerosi elementi architettonici e una sezione dedicata alla sfera funeraria.
Nel corridoio una vetrina raccoglie i reperti che documentano l’esistenza a Sentinum di una bottega di bronzista. Uno dei frammenti rinvenuti è riconducibile al famoso gruppo scultoreo dei Bronzi Dorati di Cartoceto di Pergola (PU).
Nella sala dell’Aiòn il pavimento è una riproduzione a grandezza naturale del mosaico rinvenuto in una domus della città nell’Ottocento e ora conservato nella Gliptoteca di Monaco di Baviera (Germania). Nelle vetrine sono esposti gli oggetti di uso comune, che mostrano i diversi aspetti della vita quotidiana: la mensa, la religione, le arti e i mestieri, la donna e le sue attività.

Nell’ultima sala è esposto un frammento del grande mosaico pavimentale con mostri marini, in precedenza conservato al Museo Archeologico Nazionale di Ancona. I pezzi di decorazione architettonica, disposti attorno al mosaico, sono le testimonianza dell’ultima fase di vita della città antica. Due vetrine raccolgono il vasellame da cucina usato in epoca romana. La vetrina centrale contiene alcune tra le più belle monete rinvenute a Sentinum, databili tra la fine del III secolo a. C. e la fine del IV secolo d. C..

Le ultime due vetrine accolgono le ceramiche cinquecentesche rinvenute nei recentissimi scavi eseguiti nel palazzo stesso che ospita il Museo. Su alcune di esse è raffigurato l’antico stemma di Sassoferrato.

 

ORARI DI APERTURA: tutti i giorni, rivolgendosi al Punto I.A.T. a Palazzo Oliva - Piazza Matteotti 5

Novembre - Marzo 10.00-13.00/14.30-17.30

Aprile-Ottobre 10.00 -13.00/15.30-18.30

Il biglietto di ingresso del Museo Civico Archeologico comprende anche la Raccolta Perottiana.

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