LA STORIA
La città di Sentinum che noi oggi conosciamo risale all’epoca romana; sorge su un altopiano di formazione alluvionale, alla confluenza del torrente Sentino con il Marena, a poca distanza dalla via Flaminia. Circa lo statuto abbiamo informazioni soprattutto dalle numerose epigrafi rinvenute: la città era un municipio, ascritto alla tribù Lamonia e fu compresa nella VI regione augustea, Umbria. Le vicende storiche che gli autori antichi ci tramandano si incentrano su due principali eventi bellici. Nell’agro sentinate si svolse nel 295 a. C. la cosiddetta “Battaglia delle Nazioni”, durante la quale i romani sconfissero la coalizione formata da Galli, Sanniti, Etruschi e Umbri. Il secondo evento storico è di molto successivo. Durante il Bellum Perusinum, nel 41 - 40 a. C., Ottaviano fece distruggere Sentinum perché la città parteggiava per Antonio. Tracce di incendio riferibili alla seconda metà del I secolo a.C., rinvenute negli scavi del 1974, sembrerebbero confermare l’avvenuta distruzione e la successiva ricostruzione della città in epoca augustea.
GLI SCAVI
Primo a interessarsi alle antichità locali e a riscoprire il sito fu Ciriaco d’Ancona (1391 - 1452), il quale trascrisse alcune epigrafi. Scoperte e recuperi di materiali a seguito di indagini occasionali si susseguirono fino alla fine dell’Ottocento. Tra questi ritrovamenti il più eclatante è quello del mosaico con personificazione di Aiòn, il tempo “assoluto” concettualmente contrapposto a Chronos, il tempo della vita umana, tema figurativo abbastanza raro e particolare. Dopo alterne vicende, questo mosaico venne staccato dalla stanza che decorava e venduto: ora si trova esposto alla Gliptoteca di Monaco di Baviera. Nel 1890 gli scavi fatti per la costruzione della ferrovia Fabriano - Urbino (oggi linea Fabriano - Pergola) misero in luce una sorta di sezione del centro urbano. Il tracciato ferroviario, infatti, attraversa l’intera città da nord a sud, con andamento quasi perfettamente parallelo alla viabilità interna antica. L’ingegnere Raniero Mengarelli, che all’epoca curò i lavori della ferrovia, fece realizzare i disegni di tutto quanto rinvenuto. A lui si devono la pianta della città, con il rilievo del circuito murario, i due cardini e i due decumani scavati all’epoca e le sezioni delle strutture rinvenute lungo il tracciato della ferrovia. Dagli anni Cinquanta del secolo scorso sono iniziate altre tre campagne di scavo dirette dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche.
L'UBICAZIONE
Il Parco Archeologico di Sentinum è ritenuto uno dei siti archeologici più rilevanti delle Marche. Situato alle porte della città di Sassoferrato è costituito da due aree, rispettivamente in loc. Santa Lucia e Civita, divise dalla strada provinciale che conduce a Fabriano, collegate fra loro da una passerella pedonale che confluisce in un ampio parcheggio.
Dell’antica città romana sono visibili le due tratti di strada, un cardine ed un decumano, i resti di un impianto termale pubblico urbano e di uno extra-urbano, colonne di granito, fondamenta, tracce di pavimenti ed una bottega di fusione del metallo.
A partire da luglio 2022, il percorso di visita è arricchito dal nuovo allestimento multimediale dove il visitatore potrà godere di una realtà immersiva in cui sono riprodotti gli ambienti delle terme, della fonderia e della domus. Progetto realizzato nell’ambito del Progetto Integrato Locale “Paesaggi e civiltà del fare”.
VISITABILE SOLO CON VISITA GUIDATA (con prenotazione consigliata):
Per scoprire di più sulla città di Sentinum visita anche il Museo Civico Archeologico .