Il 16 aprile 1954 a Sassoferrato venne messa in scena per la prima volta la “Sacra Rappresentazione della Passione”. L’iniziativa, nata per desiderio di Mons. Domenico Becchetti, era destinata a perpetuarsi negli anni fino a diventare, oggi, uno degli eventi culturali più significativi di Sassoferrato.
Quella che i Sassoferratesi chiamano semplicemente “La Passione” ha un profondo legame con la Città e la sua gente. Tre, forse quattro generazioni hanno dato il loro contributo affinché la Rappresentazione della Passione di Gesù, unica nel suo genere, diventasse uno degli eventi culturali più importanti delle Marche, tanto da essere conosciuta anche oltre i confini regionali.
Per anni il sentimento di religiosità popolare e la componente teatrale si sono completati l’un l’altro alimentando l’entusiasmo di centinaia di figuranti Sassoferratesi, che nel tempo hanno saputo mantenere viva, rinnovare e migliorare una delle nostre più antiche tradizioni. Si può affermare che “Sassoferrato è la Città della Passione”.
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